PERUGIA – Oltre centocinquanta persone alla prima conferenza del ciclo promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio e dalla Fondazione CariPerugia Arte intitolato “Arte e Potere”.
“Relazioni pericolose” è stato il tema trattato dai tre coordinatori del progetto: Alessandro Campi (professore di Storia delle dottrine politiche dell’Università di Perugia), Francesco Federico Mancini (professore di Storia dell’arte dell’Università di Perugia) e Paolo Nardon (critico d’arte e docente dell’Accademia di Belle Arti di Perugia) che hanno scelto una formula decisamente inusuale. Il legame tra arte e potere è stato infatti interpretato a partire da alcune opere d’arte come le Iscrizioni iraniane di Behistun, “La Flagellazione di Cristo” di Piero della Francesca, “Il Convito in casa di Levi” di Paolo Veronese, “La Morte della Vergine” di Caravaggio, “For the love of god” di Damien Hirst e “Dollar Bill” di Andy Warhol.
Presente al tavolo dei relatori anche il presidente della Fondazione CariPerugia Arte, Giuseppe Depretis, che ha presidiato i lavori e sottolineato “ci è parso interessante – proprio mentre nei nostri palazzi, tra Perugia e Assisi, sono in corso diverse mostre d’arte – promuovere una serie di appuntamenti nel corso dei quali si parlerà d’arte e di artisti con la partecipazione di valenti e prestigiosi studiosi, ma da una prospettiva – come si vedrà – assai particolare, che crediamo sia di indubbia suggestione. Come si può vedere dal programma che è stato allestito, nei diversi appuntamenti si confronteranno studiosi che hanno differenti estrazioni accademiche e competenze tra di loro anche molto lontane. Ciò dovrebbe produrre, nelle nostre intenzioni, un corto circuito virtuoso e rendere i singoli incontri animati e fortemente dialettici”.

Questi appuntamenti, come tutte le iniziative operate dalla Fondazione, non sono rivolte solo agli specialisti ma puntano ad avere un risvolto didattico e divulgativo, anche se sempre nel segno del rigore. L’ intenzione – si tratti di una mostra o appunto di un ciclo di conferenze – è sempre cercare di coinvolgere il maggior numero possibile di persone, con un’attenzione particolare per il pubblico giovanile.

 

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