“Il fatto di maggiore e più attento significato – scrive Raul Manselli nell’introdurre la mostra tenutasi nel 1982 nelle sale della Calcografia Nazionale per la Grafica a Fontana di Trevi – è il valore autentico, profondo, intenso del fatto francescano nella Controriforma. Se lo sforzo del clero, dei vari Ordini Religiosi cercò nei modi più vari di fermare l’espansione del protestantesimo, i francescani non mancarono di partecipare a questo sforzo, operando ai livelli loro tradizionali e consueti, quello dei fedeli, i più semplici, da raggiungere con la parola confidenziale, col consiglio diretto, con l’aiuto e il conforto, in caso di necessità…Tutto questo è nella linea francescana, corrisponde alla volontà di aderire alle esigenze che vengono dai fedeli e i fedeli della Controriforma sentivano tutto il fascino e tutta l’importanza dell’arte tardo cinquecentesca e barocca”.

La Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, che opera in un territorio comprendente anche Assisi, ha inteso dare concreta evidenza alla tematica  trattata dalla nuova mostra dal titolo “Il volto di San Francesco nella Controriforma”, dotandosi di una serie di opere che mostrano il contributo offerto dai francescani, anche sul versante della figuratività, alla causa della Chiesa riformata.

È in tale direzione che vanno le opere presentate a Palazzo Bonacquisti di Assisi, che rimarranno esposte fino al 6 gennaio 2022,  tutte caratterizzate dall’ardente devozione di Francesco per la croce di Cristo, spesso abbracciata dal Santo per rendere tangibile la sua partecipazione emotiva, quasi fisica, alle sofferenze del Signore.

La mostra è ad ingresso libero, visitabile dal venerdì alla domenica dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 15 alle 18.

Green pass obbligatorio.

L’inaugurazione della mostra a Palazzo Bonacquisti di Assisi