PERUGIA – Una rivisitazione storica incentrata sul passaggio di Perugia dal Medioevo al Rinascimento, in occasione dei seicento anni dalla signoria di fatto di Andrea Braccio Fortebracci. Si terrà sabato 11 e domenica 12 giugno, con alcune iniziative già dai giorni precedenti, la manifestazione Perugia 1416 organizzata dal Comune di Perugia in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci”, l’Archivio di Stato, il Conservatorio di musica “F. Morlacchi”, l’Università degli Studi di Perugia, l’Università per Stranieri, l’Università dei Sapori ed altre associazioni culturali. L’iniziativa nasce con l’obiettivo di promuovere il risveglio della città attraverso la riproposizione di arti e mestieri tradizionali, il recupero dei legami culturali e il dialogo tra città e territorio, attraverso i cinque Rioni. Una grande manifestazione che si realizza grazie al contributo di: Comune di Perugia, Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Regione Umbria, Mediolanum, Casse di risparmio dell’Umbria, Camera di commercio di Perugia, Unicredit, Umbria control, Minimetrò, Banco di credito cooperativo Spello e Bettona, Concessionaria De Poi. Tra i partner La scuola di lingue estere e Art inside di Gianni Marcantonini.

Negli ultimi tre mesi la messa a punto della macchina organizzativa ha subito un’accelerata importante, grazie anche ai tanti volontari, artigiani e addetti ai lavori che hanno prestato e presteranno la loro opera o che hanno semplicemente partecipato ed appoggiato le fasi organizzative. E’ stato calcolato che alla fine dell’evento le persone coinvolte a vario titolo, saranno diverse migliaia, a partire dai componenti (e collaboratori) della neonata Associazione “Perugia1416”, passando per il supporto della struttura di tutti coloro che si sono rimboccati le maniche nei cinque Rioni, dimostrando un attaccamento alla città ed una voglia di fare, veramente encomiabili; e poi i figuranti che daranno vita alla grande sfilata (si pensa di arrivare a quota 1000, un serpentone che riempirà tutto corso Vannucci, da Piazza Italia a Piazza IV Novembre), i partecipanti a congressi, conferenze, cene, tour guidati, sartorie, forni, macellerie, calzolai, artigiani artistici, attori, elettricisti, meccanici, restauratori di strumenti musicali, musicisti, falegnami, albergatori, ristoratori, commercianti, cuochi, gourmet, animatori e partecipanti a mostre e mercati medievali, artisti di strada, attori, parrucchieri, elettricisti, allestitori, vigilanza, gruppi teatrali, guide, tour operator, modellisti, studenti, storici, professori dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci”, del Conservatorio di musica “F. Morlacchi”, dell’Università degli Studi di Perugia e dell’Università per Stranieri, dell’Università dei Sapori, dell’Archivio di Stato, nonché tecnici, fotografi, cameramen e giornalisti.

Tra mercati medievali dimostrativi, artisti di strada, esibizioni di sbandieratori, rappresentazioni teatrali, laboratori, conferenze, spettacoli itineranti, corteo storico e sfide, i Rioni si contenderanno il Palio 2016, disegnato da Sofia Ferrari e Fikrete Topalli, studentesse dell’Accademia. A corredo del programma ufficiale della due giorni, tante le iniziative già avviate e che si susseguiranno anche dopo l’evento con la partecipazione dei cinque Rioni: Porta Eburnea, Porta Sant’Angelo, Porta San Pietro, Porta Santa Susanna, Porta Sole. Tante le iniziative in calendario che si uniscono ai percorsi dei cortei dei cinque Rioni, della Reggenza Comunale e di Braccio Fortebracci. Colui che interpreterà il personaggio di Braccio è Alexio Bachiorri, 29 anni, perugino, appassionato di rievocazioni storiche, di archivi, di combattimenti storici in armatura, per i quali utilizza proprio lo stemma di Braccio, “figura con la quale – ha detto durante la conferenza di presentazione – convivo fin da piccolo grazie ai racconti di mio nonno”. Bachiorri, che già ha interpretato Braccio nel “processo” che aveva visto protagonista il condottiero a Montone, si è detto “contento che, dopo il grande omaggio riservatogli da Montone, ora anche a Perugia si celebri il personaggio di Braccio Fortebracci nella città di cui è stato l’unico vero signore”.

Oltre a sindaco e assessore, presenti i rappresentanti delle istituzioni e di tutti e cinque i rioni che prendono parte alla manifestazione. Un grande appuntamento che sarà trasmesso in diretta esclusiva, nel pomeriggio del 12, su Umbria Tv: una rete di telecamere dislocate nei punti strategici della manifestazione, con collegamenti satellitari e via Web, consentiranno la copertura del grande corteo storico e dell’ultima sfida, la “Corsa al drappo”, con il commento in diretta di esperti e giornalisti. Una programmazione, quella dell’emittente perugina, che farà immergere i telespettatori nella magia della grande rievocazione storica della città capoluogo.

“Eravamo qui alcuni mesi fa – ha evidenziato l’assessore Teresa Severini – per presentare un progetto nuovo, un’autentica sfida per noi e per la città. Oggi, a distanza di tempo, siamo in grado di presentare il programma ufficiale, possibile grazie alla collaborazione di tutta la città, a conferma del fatto che Perugia 1416 è un patrimonio di tutti”. L’assessore ha confermato che il lavoro di preparazione ha coinvolto un vero e proprio “esercito” di cittadini, sia coloro che abitano dentro che fuori le mura, che hanno avuto la possibilità di conoscersi e di riscoprire l’identità della città e la voglia di fare. Un grazie è stato rivolto all’Associazione Perugia 1416 che ha preso in mano l’organizzazione dell’evento “senza chiedere nulla in cambio ai rioni o alle persone, ma con l’obiettivo di ridare slancio a componenti della città in difficoltà, dall’artigianato al commercio, dal turismo alla riscoperta delle radici del territorio”.

Un esercito di volontari, così lo ha definito l’assessore, che ha lavorato tantissimo e senza soste, partendo dai referenti dei cinque rioni: Millucci (P.San Pietro), Taticchi (P.Santa Susanna), Spinelli (Porta Sole), Flores ed Orsini (P.Eburnea), Nucciarelli (P.Samt’Angelo). Perugia 1416 non sarà solo 11 e 12 giugno, perché da oggi e per tutta la settimana le iniziative saranno innumerevoli: 150 spettacoli, 7 mostre, 5 laboratori, 4 incontri-conferenze, 3 concerti, 3 sfide, un film, mercatini medievali, taverne, ecc. Tornando al merito della rievocazione, Severini ha ribadito che la manifestazione è volta alla riscoperta di un periodo storico, non l’unico che ha nobilitato Perugia. Si è posto l’accento sul 1416 per la sua bellezza ed importanza, ma senza dimenticare tutti gli altri: il periodo etrusco (grazie a Velimna), il Risorgimento che sarà al centro delle celebrazioni del XX giugno, ecc.

“Purtroppo ho qualche perplessità sulla conoscenza che i nostri giovani hanno della nostra storia, qualunque essa sia. Ed allora mi aspetto che questi “ponti” che abbiamo costruito tra il presente ed il passato possano diventare nel tempo sempre più solidi coinvolgendo un numero di cittadini sempre maggiore”. Saranno circa mille, come detto, i figuranti, la metà dei quali perugini; mentre gli altri arriveranno dalle città “ospiti”. L’assessore ha chiesto ai cittadini pazienza per i disagi che si potranno determinare nel corso della manifestazione, anche se l’organizzazione – ha precisato – è stata attenta a che gli operatori non venissero penalizzati in alcun modo. Nei prossimi giorni, a tal proposito, verranno diffusi tutti i dettagli sul piano del traffico. Di sicuro il minimetrò, per l’occasione, sabato 11 e domenica 12 giugno prolungherà l’orario di esercizio fino alle 00.15 (ultima corsa).

E poi una precisazione per rispondere alle critiche: “nessuno sguardo al passato o nostalgia del passato, perché Perugia 1416 vuole inviare un preciso messaggio ai giovani: bisogna capire, cioè, da dove veniamo per costruire un grande futuro. Voglio ringraziare la città che ha raccolto questa sfida; sono certa che prevarrà la voglia dei cittadini e dei rioni di costruire un evento, che ha importanti risvolti storici, economici e socio-culturali, perché ci saranno tantissimi contenuti in grado di farci sentire tutti uniti”. Il sindaco Andrea Romizi ha espresso grande soddisfazione per quanto la città sta facendo. Al di là del fatto che in passato il Consiglio comunale aveva approvato degli odg sul tema di una possibile rievocazione, Romizi ha ricordato che la stessa era inserita nel programma elettorale, cui si è voluto correttamente dar seguito.

“Oggi si dà il via a qualcosa che, dunque, era dovuto alla città e sentito dalla gente. Per troppo tempo, infatti, a Perugia si è avuto un approccio provinciale sul tema, avendo sostenuto molti che una città di queste dimensioni non dovrebbe occuparsi di tali eventi. Invece ritengo sia provinciale non riscoprire la nostra storia, perché solo riappropriandoci della radici possiamo farci trovare pronti per le sfide future”. Il sindaco ha riferito di aver seguito con attenzione il percorso di avvicinamento a Perugia 1416, un progetto convincente perché non si concluderà in due giorni, bensì ha l’ambizione di durare per tutto l’arco dei 365 giorni dell’anno. Questo è il terreno che si sta preparando. “Diamo atto a coloro che c’hanno lavorato così tanto di aver gettato le basi per una manifestazione di grande respiro; un evento straordinario che, tuttavia, essendo alla sua prima edizione, ha enormi margini di miglioramento”. Romizi ha espresso soddisfazione, inoltre, per il modo in cui i cittadini dei vari quartieri di Perugia, nessuno escluso, hanno ripreso a conoscerci e frequentarsi, riacquisendo quell’identità collettiva che si era un po’ persa nel tempo. Si è detto poi convinto per il fatto che per costruire questo progetto si è tanto studiato: Perugia 1416 non sarà solo costumi, infatti, ma un evento approfondito in ogni minimo dettaglio grazie a convegni, conferenze e tanto altro. Certo – dice Romizi – è assurdo che qualcuno pretenda di rimuovere pezzi della nostra storia. Ultimo accenno sulle polemiche concernenti le risorse economiche impiegate.

“Sono un sindaco tirchio – ha ammesso Romizi – perché in una fase storica così difficile bisogna avere massima attenzione nella gestione dei nostri e vostri soldi. Tuttavia ricordo che le risorse destinate a Perugia 1416 sono solo in parte di provenienza comunale, visto che sono tantissimi gli Enti e le Istituzioni che hanno deciso di contribuire. In ogni caso evidenzio che i fondi stanziati dal Comune per un evento di questa portata in passato servivano per realizzare un’iniziativa di una sola giornata”. I soldi che l’Amministrazione spenderà – ritiene il sindaco  – avranno comunque un effetto moltiplicatore per la città, rimettendo in moto un’economia in difficoltà grazie ad un lavoro che si svilupperà per l’intero corso dell’anno. Apprezzabile è poi l’aver voluto coinvolgere manifestazioni di altri territori della regione, rimettendo così Perugia al centro dell’Umbria. Un’apertura verso l’esterno che permetterà agli umbri di tornare a rivivere il Capoluogo. “Grazie insomma ai cittadini che, vincendo i pregiudizi, hanno deciso di metterci la faccia: questo già oggi ci fa dire che la manifestazione è stata un grande successo”.
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