Giornalisti e studiosi di calibro nazionale sono intervenuti all’incontro che si è tenuto a Perugia giovedì 16 giugno, alle 17.30 presso la Sala dei Notari di Palazzo dei Priori

 

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PERUGIA – Perché non ci sono più i partiti politici? Come è cambiata la comunicazione politica nel corso degli anni alla luce della diffusione dei mezzi di comunicazione di massa e della forte influenza che esercitano sui cittadini? Come siamo passati da Aldo Moro a Beppe Grillo? Cosa ha significato il passaggio dalle tribune politiche ai talk show? Giornalisti, analisti e studiosi di calibro nazionale si sono confrontati su queste e ad altre domande nel corso dell’incontro “Televisione e politica: dalle tribune elettorali ai talk show” che si tiene a Perugia giovedì prossimo, 16 giugno, alle 17.30, presso la Sala dei Notari di Palazzo Priori (in allegato l’invito).

A fare il punto di come in cinquant’anni siamo passati dalla Repubblica dei partiti alla democrazia dei leader sono stati: Marco Damilano, vicedirettore de l’Espresso; Paolo Mancini, docente di Sociologia delle Comunicazioni presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Perugia; Edoardo Novelli, docente di Comunicazione politica, Teoria e tecniche della comunicazione, Sociologia nei media presso l’Università di Roma Tre; Nino Rizzo Nervo, presidente del Centro Italiano di Studi Superiori per la Formazione e l’Aggiornamento in Giornalismo Radiotelevisivo di Perugia; Alessandra Sardoni, giornalista conduttrice della trasmissione Omnibus in onda su La 7. I lavori saranno aperti dal Sindaco di Perugia Andrea Romizi e dal Presidente della Fondazione CariPerugia Arte Giuseppe Depretis.

L’iniziativa nasce come momento di approfondimento del percorso espositivo “1946-2016. Settanta anni di vita politica della Repubblica italiana” allestito da Comune di Perugia, Archivio di Stato di Perugia, Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e Fondazione Cariperugia Arte in quattro sedi del centro storico di Perugia (Biblioteca Augusta, Palazzo dei Priori, Palazzo Graziani e Palazzo Baldeschi al Corso) che rimarrà aperto fino al prossimo 20 giugno. L’appuntamento è stato inoltre inserito nel programma ufficiale delle iniziative che celebrano il XX giugno.

 

 

 

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