“Le celebrazioni raffaellesche sono una occasione di valorizzazione del patrimonio artistico-culturale e di promozione del territorio che l’Umbria, e Perugia in particolare,  non poteva farsi sfuggire. E c’è riuscita. E’ stato realizzato un programma di eventi e di mostre di grandissimo livello in grado di richiamare visitatori e turisti anche su scala internazionale e soprattutto è stata tessuta una rete di collaborazioni e sinergie tra varie realtà che, ne sono convinta, permetterà al nostro territorio di cogliere al meglio le opportunità che questo grande evento può offrire. Noi siamo pronti a collaborare”.

Così la Presidente della Fondazione CariPerugia Arte Cristina Colaiacovo, dopo la presentazione da parte dell’assessore regionale alla Cultura Paola Agabiti, delle tante iniziative organizzate in occasione dei 500 anni dalla morte dell’artista di Urbino che ha vissuto anche in Umbria, luogo dove è avvenuta una parte importante della sua formazione.

Tra queste c’è “Raffaello in Umbria e la sua eredità”, la mostra organizzata dalla Fondazione CariPerugia Arte che si aggancia al percorso “Perugia celebra Raffaello” dove si inseriscono gli eventi ai quali sta lavorando l’assessore alla Cultura del Comune di Perugia Leonardo Varasano.

“Grazie anche al contributo del CdA della Fondazione – prosegue Colaiacovo – siamo riusciti a concretizzare  un’iniziativa in sinergia con i principali soggetti attivi in ambito culturale della città di Perugia. Sinergia che riteniamo fondamentale per lo sviluppo del nostro territorio. La mostra, che verrà allestita a Palazzo Baldeschi da aprile a ottobre 2020, è infatti frutto della collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Perugia, nota a tutti per essere una delle più antiche ed importanti istituzioni culturali a livello nazionale. Per questo sono grata al Presidente Mario Rampini”.

Grazie a tale sinergia verrà realizzato un percorso ricco e trasversale. Una parte della mostra, a cura di Francesco Federico Mancini, è dedicata al periodo umbro di Raffaello, grazie ad una importante sezione multimediale con straordinarie videoproiezioni immersive e all’esposizione di alcune opere dei maestri di Raffaello: Perugino, Pintoricchio e Signorelli.

L’altra sezione, prettamente espositiva, è dedicata all’eredità lasciata dall’artista soprattutto in ambito accademico ed è curata da Alessandra Migliorati, Stefania Petrillo e Saverio Ricci e con il coordinamento di Giovanni Manuali, conservatore dei beni ABA.  “Siamo lieti di collaborare con l’Accademia di Belle Arti di Perugia – afferma ancora Cristina Colaiacovo –  grazie alla quale offriremo ai visitatori un percorso espositivo che è nel contempo attraente, interattivo e di grande valenza documentale. Per quanto riguarda la parte documentaria un importante contributo verrà dato anche dalla Soprintendenza archivistica dell’Umbria e delle Marche con il supporto di Giovanna Gubbini”.

“Mi auguro – conclude Cristina Colaiacovo – che il percorso intrapreso in occasione del cinquecentenario della morte di Raffaello vada nella direzione di un rafforzamento delle azioni sinergiche intraprese a livello locale e regionale, così da offrire a cittadini e turisti maggiori opportunità per vivere i nostri borghi e le nostre città, contribuendo allo sviluppo del territorio anche attraverso la valorizzazione dell’arte e della cultura, di cui la nostra regione è ricca”.

 

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