Un duplice viaggio nel tempo perché ha luogo più di cento anni fa, tra il 1850 e il 1910, nello spazio attraverso l’Europa e il Mediterraneo, dai fiordi norvegesi alle piramidi dell’Antico Egitto, alla scoperta di un mondo che non esiste più, dove Istanbul si chiamava Costantinopoli e a Roma si poteva assistere alle esecuzioni capitali con ghigliottina. Ed è un viaggio straordinario, in 3D, quello che propone la mostra “Il Grand Tour e le origini del 3D” allestita fino al 4 Marzo 2018 presso il Museo civico di Palazzo della Penna e la Cappella di San Severo curata dal Prof. Alberto Manodori Sagredo.

Museo civico di Palazzo della Penna

In mostra oltre 100 fotografie e una selezione di stereoscopie e attrezzature originali: macchine fotografiche stereoscopiche e visori stereoscopici, dalle versioni pieghevoli “da viaggio”, a quelle più prestigiose “da tavolo” che i più fortunati potevano esibire nelle loro abitazioni.
La mostra è arricchita da un cortometraggio innovativo e spettacolare in 3D: realizzato utilizzando stereoscopie originali e arricchito da animazioni 3D, effetti speciali e una colonna sonora originale, il cortometraggio condurrà il visitatore in un vero e proprio viaggio nel tempo attraverso l’Europa, il Nord Africa e il Medio Oriente. Il visitatore, dotato di occhialini 3D, si ritroverà a muoversi letteralmente «dentro» luoghi e città dell’Ottocento tra cui i fiordi norvegesi, San Pietroburgo, Praga, Vienna, Londra, Parigi, Granada, Siviglia, Algeri, Tunisi, Malta, Atene, Istanbul, Gerusalemme e le zone dei templi e dei tesori dell’antico Egitto. E in Italia Venezia, Verona, Milano, Torino, Genova, Bologna, Pisa, Siena, Firenze, Roma, Napoli, Pompei, Palermo e Agrigento.

Cappella di San Severo
La Cappella di San Severo ospiterà la sezione della mostra dedicata ai luoghi di culto che i pellegrini e i viaggiatori del Grand Tour visitavano: il Duomo di Firenze con la facciata ancora incompleta, la Basilica di San Marco a Venezia con il campanile crollato, il Pantheon di Roma con i campanili del Bernini prima della demolizione, il Colosseo con le edicole marmoree della Via Crucis, poi rimosse.

La mostra, promossa in collaborazione con il Comune di Perugia è organizzata da Munus.