La Fondazione CariPerugia Arte ha stretto alcuni accordi finalizzati alla promozione dell’offerta culturale che consentono l’ingresso con il biglietto ridotto di 3 euro invece di 5 euro ai visitatori della mostra “Maiolica. Lustri oro e rubino della ceramica dal Rinascimento ad oggi”.

Ottenere l’agevolazione è semplice: basta conservare il ticket acquistato per l’ingresso ai musei dell’elenco che segue ed esibirlo alla biglietteria di Palazzo Bonacquisti. In seguito a tali collaborazioni le stesse strutture offrono ingressi agevolati ai visitatori che si presentano con il biglietto di “Maiolica. Lustri oro e rubino della ceramica dal Rinascimento ad oggi”.

L'ITALIA DEL RINASCIMENTO. LO SPLENDORE DELLA MAIOLICA - PALAZZO MADAMA, TORINO

La mostra L’Italia del Rinascimento. Lo splendore della maiolica, allestita dalla Fondazione Torino Musei nella Sala del Senato di Palazzo Madama dal 13 giugno al 14 ottobre 2019, presenta un insieme eccezionale di maioliche rinascimentali prodotte dalle più prestigiose manifatture italiane. Oltre 200 capolavori, alcuni dei quali esposti per la prima volta in Italia, illustrano la maiolica rinascimentale italiana, la forma d’arte che nel modo più completo e con i colori più vivi riflette il gusto e lo stile di vita delle donne e degli uomini del Rinascimento.

Presentando il biglietto di “Maiolica. Lustri oro e rubino dal Rinascimento ad oggi” si ha diritto all’ingresso ridotto (6,00 euro invece di 8,00 euro).

www.palazzomadamatorino.it

 

 

 

PESARO MUSEI

Il circuito di Pesaro Musei comprende:

Palazzo Mosca – Musei Civici – Il museo della città conserva importanti collezioni ed è sede della mostra temporanea “Agostino Iacurci Tracing Vitruvio. Viaggio onirico tra le pagine del De Architectura”. Nell’ambito delle “Mostre per Leonardo e per Raffaello” per le celebrazioni promosse dal MIBAC per i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci nel 2019 e di Raffaello Sanzio nel 2020, la mostra fa rete con Fano, che celebra Leonardo con “Leonardo e Vitruvio: oltre il cerchio e il quadrato. Alla ricerca dell’armonia” allestita al Museo Archeologico e Pinacoteca del Palazzo Malatestiano e con Urbino, dove a Palazzo Ducale si può visitare “Da Raffaello. Raffaellino del Colle”, a cura di Vittorio Sgarbi.

Museo Nazionale Rossini – Un nuovissimo percorso museale che ha sede in Palazzo Montani Antaldi  racconta la grandezza dell’artista e l’attualità di Gioachino Rossini.  In mostra “Wall of Sound” con gli scatti di Guido Harari, uno dei massimi fotografi contemporanei di artisti che spaziano dal rock, al jazz, alla musica classica.

Casa Rossini – La casa natale di Gioachino Rossini, con le collezioni che ne documentano vita e opere, dal 12 agosto 2019 ospita la mostra “La donna del lago” a cura della Fondazione Rossini dedicata al bicentenario dell’opera rossiniana.

Centro Arti Visive Pescheria –  Da antica pescheria a spazio espositivo l’edificio e l’adiacente chiesa seicentesca del Suffragio, dal 1996 sono sede del Centro Arti Visive Pescheria, la cui finalità è di promuovere mostre di arte contemporanea e design. Da vedere la mostra-installazione di Matteo Fato “Scena notturna sul mare”. 

Le aree archeologiche – Domus – Area Archeologica di Via dell’Abbondanza;  Area Archeologica; Antiquarium di Colombarone

Con biglietto della mostra “Maiolica. Lustri oro e Rubino della ceramica dal Rinascimento ad oggi di Assisi” si accede alle sedi del circuito e alle mostre di Pesaro Musei con biglietto ridotto: € 11 invece di € 13 o € 8 invece di € 12.

www.pesaromusei.it 

 

MUSEO DI PALAZZO TRINCI - FOLIGNO

Palazzo Trinci, residenza della famiglia che governò la città di Foligno tra il 1305 e il 1439, è il risultato di una ristrutturazione di edifici preesistenti realizzata tra il 1389 e il 1407 da Ugolino Trinci.

Divenuto di proprietà comunale nel 1927, dopo una serie di interventi di recupero e riqualificazione il Palazzo è stato riaperto al pubblico nel 1997, ed attualmente ospita:

  • Il Museo Archeologico della città – Suddiviso in due sezioni ospita materiali più antichi (VII-VI secolo a.c) come oggetti ceramici e bronzei e frammenti di strutture architettoniche, provenienti da località del territorio folignate o aree periferiche della città ed altri che vanno dal I al III secolo d.C (pezzi del territorio folignate, di centri diversi come Spello o Sentino e pezzi già facenti parte di raccolte antiquarie);
  • La Pinacoteca – L’attuale allestimento documenta la Scuola pittorica folignate attiva tra la fine del XIV e tutto il XV secolo: il Maestro dell’Abside destra di San Francesco a Montefalco, Giovanni di Corraduccio, Bartolomeo di Tommaso, Niccolò di Liberatore detto l’Alunno, Pierantonio Mezzastris, Ugolino di Gisberto. Segue poi un excursus sulla pittura del Cinquecento, con opere di Lattanzio di Niccolò, Feliciano de Nuti, Bernardino di Mariotto, Dono Doni e Ascensidonio Spacca detto il Fantino.
  • Il Museo dell’Istituzione Comunale – La sezione raccoglie testimonianze che vanno dal Quattrocento all’Unità d’Italia offrendo un quadro di vita quotidiana attraverso oggetti di uso istituzionale che oggi appaiono emblemi simbolici in grado di ripercorrere la storia della città e dei suoi ordinamenti;
  • il Museo Multimediale dei Tornei, delle Giostre e dei Giochi, un viaggio nel tempo e nello spazio tra antichi cavalieri, tornei, nobili, dame, giochi e feste.

Presentando il biglietto di “Maiolica. Lustri oro e rubino dal Rinascimento ad oggi” si ha diritto all’ingresso ridotto (3,00 euro invece di 6,00 euro).

www.museifoligno.it

 

 

 

 

MUSEO REGIONALE DELLA CERAMICA DI DERUTA

Il Museo Regionale della Ceramica di Deruta è il più antico museo italiano per la ceramica; istituito nel 1898, conserva oltre 6000 opere ed è ospitato nel complesso conventuale di San Francesco, nel centro storico di Deruta.

Presentando il biglietto di “Maiolica. Lustri oro e rubino dal Rinascimento ad oggi” si ha diritto all’ingresso ridotto (5,00 euro invece di 7,00) al museo che, con uno stesso biglietto, offre anche  la possibilità di visitare gratuitamente tutti i 16 musei facenti parte del circuito TERRE E MUSEI DELL’UMBRIA. 

www.museoceramicadideruta.it

www.umbriaterremusei.it 

MUSEO CIVICO ROCCA FLEA - POLO MUSEALE DI GUALDO TADINO

La Rocca Flea è sede del Museo Civico di Gualdo Tadino. Gli spazi ospitano reperti archeologici che testimoniano il popolamento di Gualdo Tadino dalla preistoria al Medioevo, una sezione dedicata alla ceramica con opere del XIX e XX secolo e la pinacoteca.

Presentando il biglietto di “Maiolica. Lustri oro e rubino dal Rinascimento ad oggi” si ha diritto all’ingresso ridotto (5,00 euro invece di 6,00) al museo civico e alla mostra evento LA STANZA SEGRETA. CAPOLAVORI DELLA FIGURAZIONE CONTEMPORANEA DALLA COLLEZIONE MASSIMO CAGGIANO, a cura di Vittorio Sgarbi e cesare Biasini Selvaggi. Con lo stesso biglietto si avrà inoltre la possibilità di visitare gratuitamente l’itinerario itinerario che comprende anche i seguenti musei di Gualdo Tadino:

  • Museo Opificio Rubboli
    Ceramica a lustro oro e rubino
  • Museo Archeologico Antichi Umbri
    Il fascino di un antico popolo
  • Museo della Ceramica
    La magia dei tre fuochi
  • Museo Regionale dell’Emigrazione Pietro Conti
    Viaggio multimediale nella storia dell’emigrazione italiana
  • Chiesa Monumentale di San Francesco
    Gli affreschi di Matteo da Gualdo

www.polomusealegualdotadino.it

 

MUSEI MUVIT E MOO TORGIANO - FONDAZIONE LUNGAROTTI

Ideato e realizzato da Giorgio e Maria Grazia Lungarotti, il MUVIT è stato aperto al pubblico nel 1974 ed è oggi gestito dalla Fondazione Lungarotti. Ha sede a Torgiano, nella pars agricola del monumentale palazzo Graziani-Baglioni, dimora estiva gentilizia del XVII secolo. Il percorso museale, sviluppato lungo venti sale, propone oltre 3000 manufatti raccolti in sezioni tematiche e esposti secondo criteri museografici contemporanei e di grande rigore scientifico. Reperti archeologici (brocche cicladiche e vasi hittiti; ceramiche greche, etrusche e romane; vetri e bronzi), attrezzi e corredi tecnici per la viticoltura e la vinificazione, contenitori vinari in ceramica di età medievale, rinascimentale, barocca e contemporanea, incisioni e disegni dal XV al XX secolo, edizioni colte di testi su viticoltura ed enologia, manufatti di arte orafa, tessuti ed altre testimonianze di “arti minori” documentano l’importanza del vino nell’immaginario collettivo dei popoli che hanno abitato nel corso dei millenni il bacino del Mediterraneo e l’Europa continentale.

Nato in continuità di intenti con la ideazione del MUVIT, il MOO Museo dell’Olivo e dell’Olio è situato in un piccolo nucleo di abitazioni medioevali all’interno delle mura castellane. Il percorso si snoda lungo dieci sale e si apre con informazioni sulle caratteristiche botaniche dell’olivo, sulle cultivar più diffuse in Umbria, sulle tecniche tradizionali e d’avanguardia di messa a coltura e di estrazione dell’olio, con una ricca documentazione relativa alla storia e alla evoluzione delle macchine olearie. Il percorso prosegue nei due piani superiori, dove la presenza dell’olio e dell’olivo nel quotidiano, gli usi e le valenze ad essi attribuiti nel corso del tempo sono documentati in sezioni: l’origine mitologica della pianta, il rilievo dell’olivicoltura dall’economia romana alla ripresa tardo medievale sino ai secoli recenti, l’olio come fonte di illuminazione, nelle religioni monoteiste mediterranee, nella medicina e nella alimentazione, nello sport, nella cosmesi, come fonte di riscaldamento e come elemento significativo di un immaginario popolare che alla pianta e al prodotto derivato dal suo frutto ha attribuito – e in parte ancora attribuisce – valenze simboliche, propiziatorie, apotropaiche e curative.

Presentando il biglietto di “Maiolica. Lustri oro e rubino dal Rinascimento ad oggi” si ha diritto all’ingresso ridotto (5,00 invece di 7,00 euro compreso un calice di vino in degustazione all’Osteria del Museo).

www.muvit.it