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PERUGIA – “L’arte non può avere vie obbligate” e “L’intima discrezione della pittura”. Sono le due mostre dedicate allo scultore Antonio Ranocchia e al pittore Giorgio Maddoli, due importanti artisti umbri del ‘900, allestite dalla Fondazione Cassa di Risparmio e dalla Fondazione Cariperugia Arte a Palazzo Baldeschi (Corso Vannucci, Perugia). Vista l’affluenza di pubblico, le due mostre, aperte il 20 novembre ed inizialmente in programma fino al 21 febbraio 2016, sono state prorogate al 20 marzo 2016.
A cura del professor Francesco Federico Mancini, i percorsi espositivi hanno come zoccolo duro i lasciti delle opere degli artisti fatti alla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia.
Artista figurativo con una visione essenzialmente legata allo studio e riproposizione della figura in senso stretto, Ranocchia si caratterizza per una vena espressiva che carica di sentimento e di drammaticità le sue composizioni, incentrate sui temi della quotidianità.

 

Maddoli, proprio perché pittore, ha lavorato di più intorno al paesaggio, affrontando la rappresentazione en plein air con una grande capacità di analizzare i contesti, che fossero assolati o nebbiosi oppure all’alba o al tramonto.

 

 

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